Uomo di 36 anni
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Lecco le scarpe di mia moglie

Il mio Segreto

Mi confesso
Sono un uomo sposato di 36 anni. Ho da sempre il feticismo per le scarpe femminili – RETIFISMO.
Ho sempre tenuto nascosto questo mio vizio. Sono sposato da diversi anni, mia moglie non sa nulla ovviamente.
Ho una passione sfrenata per le scarpe da donna, di ogni tipo, alte, basse, con e senza tacco, l’importante è che siano femminili.
Pratico il mio feticismo sulle scarpe di mia moglie, di nascosto.
Le bacio, le annuso, le lecco, le adoro.
La “pulizia con la lingua” è il mio gioco preferito: mi piace pensare che sia un servizio che sono obbligato a fare, senza discutere, senza stare a guardare il tipo di scarpa, il grado di pulizia o altri particolari, come un lavoro da eseguire con precisione e diligenza.
Ecco allora che non vado a frugare nelle scatole scegliendo il mio modello preferito, semplicemente prendo il paio che la mia consorte usa in quei giorni (lei ha molte scarpe e le cambia, il materiale non mi manca) e mi ci dedico con amore.
Prima le osservo bene, apprezzando ogni particolare, le annuso (ognuna ha il suo profumo), poi tiro fuori la lingua e inizio la pulizia, partendo sempre dalla parte meno sporca a quella più sporca o comunque lasciando la parte più faticosa alla fine.
Prima l’interno, l’importanza della stagione è evidente: se sono sandali è possibile pulire tutto il sottopiede, altrimenti se sono scarpe chiuse faccio come posso, cercando comunque di arrivare più a fondo possibile. Di inverno se sono stivali non si arriva in basso e quindi almeno prolungo di più l’annusamento.
Poi passo all’esterno, lecco bene tutta la tomaia, tolgo la polvere, gli schizzi di fango, lo sporco. Anche qui dipende molto da stagione e modello, per il sandalo succhio bene ogni laccio e ogni fascetta, non c’è una grande superficie da ripulire, mentre quando arriva lo stivale quello che si perde nel plantare lo si acquista nella grande superficie esterna.
Se il lavoro è soddisfacente si scende passando alle parti basse: il tacco, simbolo stesso della femminilità, inutile dirlo, va pulito alla perfezione, succhiato con passione, leccato fino allo splendore.
Bisogna curare bene i dettagli, l’attaccatura della tomaia con la suola è una parte molto importante, dalla sua pulizia o meno dipende un notevole effetto di tutta la scarpa e quindi di tutta la figura femminile. Di solito questi dettagli portano via molto tempo.
Finito il lavoro più evidente si passa alla suola. Ma è una parte veramente cosi poco evidente? Osservate bene quanto si notino le suole delle donne sia durante la camminata che mentre sono ferme o sedute. È comunque il lavoro più disgustoso, sporco e faticoso. Prima si parte dallo spazio tra tacco e suola (è una parte che si nota molto) e poi si passa alla suola stessa fino a che anch’essa è pulita, fino a farla diventare come quando le scarpe da nuove, o quasi.
Finito il lavoro sono stanco ma contento, la lingua è nera, la bocca sa di cuoio, di sudore, di marciapiede.
Si lo confesso: sono un vero feticista delle scarpe femminili.

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